Il punto G esiste e lo hai anche tu! (forse non sai come stimolarlo...)
Il “punto G” esiste? Sì! Ma non è un punto...
Il famoso punto G non esiste o forse sì?
La questione è che non è un punto, infatti è più corretto parlare di zona "Cuv", che sta per complesso “clitoro-uretro-vaginale”.
Secondo Emmanuele Jannini, docente di endocrinologia e sessuologia all'Università Tor Vergata di Roma “Nel mondo della sessualità femminile, il punto G ha creato finora più dibattiti che scienza, mentre l'obiettivo è comprendere, dal punto di vista scientifico, perché una donna stimolata in alcune aree provi piacere”.
Cos'è la zona Cuv
Jannini spiega in uno studio pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Nature Reviews Urology che la zona Cuv comprende il clitoride, l'uretra e la parete anteriore della vagina e tutte queste parti sono in comunicazione tra di loro durante l'attività sessuale e i tessuti si mostrano estremamente dinamici.
Un altro punto interessante è che la loro reazione a una stimolazione può essere di volta in volta diversa, in relazione allo stato ormonale. Jannini afferma che è risaputo che i tessuti genitali siano ormono-dipendenti ed appare ancora più chiaro durante il periodo della menopausa, una fase del ciclo biologico che comporta una profonda modificazione fisiologica della vagina, tuttavia l’obiettivo è capire come i livelli ormonali interferiscono la capacità di provare piacere.
La differenza è donna
Jannini e colleghi hanno messo insieme i dati di altre ricerche condotte nel corso di dieci anni, analizzando l'anatomia genitale di donne e uomini deceduti ed è emerso che mentre gli uomini appaiono sostanzialmente tutti uguali, le donne erano tutte diverse. Avevano anche individuato nel corpo femminile una struttura simile alla prostata che ha un ruolo attivo nel raggiungimento del piacere femminile e che fa parte della zona Cuv. Con l’obbiettivo di descrivere cosa avvenga in quest'area Cuv durante l'attività sessuale, hanno eseguito delle ecografie in donne sia durante l'auto-stimolazione sia durante il coito: durante l'orgasmo vaginale vi è un coinvolgimento molto ampio di tutta l'area.
La zona Cuv nel cervello
La zona Cuv, per quanto estesa e complessa, non è la sola a determinare il piacere e la sessualità femminile, infatti il cervello riveste un ruolo molto importante. “Un'area anatomica del piacere femminile esiste e credo che l'emancipazione delle donne passi anche per la sua conoscenza” afferma l’esperta.
Non dimentichiamo l'affettività
Psicologia e medicina sono fondamentalmente d'accordo nel ritenere che “la sessualità femminile è fatta di simboli, scenari e immaginario, che sono aspetti molto sofisticati e precisi”, commenta Stefania Andreoli, psicoterapeuta dell'Ordine degli psicologi della Lombardia.
Piacere e affettività vanno di pari passo, per questo si dovrebbe riflettere sull'importanza dell'educazione all'affettività dei più giovani.