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Massaggi erotici per donna a Milano - Massaggio yoni tantra Milano, Venezia, Salsomaggiore Terme, Tabiano Terme, Fidenza
IMPORTANTE
Ogni trattamento proposto viene eseguito con la massima professionalità e serietà, SENZA ALCUN FINE SESSUALE. La persona che decide di ricevere uno dei miei trattamenti lo fa in piena coscienza e consapevolezza.
L'unico obiettivo dei miei trattamenti è di accrescere il benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale attraverso il massaggio che porta a un graduale risveglio della propria consapevolezza.
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Mi piacerebbe creare una sezione dedicata alle confessioni, ai bisogni, ai desideri, ai racconti erotici reali o di fantasia, creati dal pubblico femminile, di qualsiasi tipo.
Se ti va di contribuire anche tu alla YONI REVOLUTION tramite la normalizzazione di argomenti e concetti tutt'oggi ritenuti marginali, sporchi, immorali o che so io!
Inviami le tue riflessioni, i tuoi pensieri, le tue esperienze reali o quelle immaginate o immaginarie, le pagine del tuo diario erotico segreto a tantradelsole@gmail.com e contribuiamo a far maturare, tutti insieme uomini e donne, la coscienza collettiva degli aspetti più dolci e piccanti della vita umana.
"Da molto tempo ci pensavo, ma quasi me ne vergognavo. Faceva parte di quei pensieri in
dotazione alla parte molto privata del nostro intimo, quello appartenente alla sfera delle fantasie sessuali.
Raramente ci concediamo di soffermarci su quei pensieri quando non è il momento, sono talmente personali e privati che non ci pensiamo, né li confessiamo ad alcuno, a meno che non ci si trovi in uno stato di eccitazione erotica: allora escono come le lumache nei giorni di pioggia. Ma il desiderio di un massaggio erotico mi ronzava nella testa da molto tempo. Chissà poi per quale motivo è scattata la molla e ho deciso di provare. Ho scelto con accuratezza da un sito una persona che mi ha ispirato fiducia e mi ha anche insegnato qualcosa di nuovo. Ho letto tante volte il sito che penso di poterlo recitare a memoria, soprattutto la parte delle testimonianze, che ha un sapore di genuinità e sincerità.
Ho telefonato, prenotato e mi sono presentata all'appuntamento. Ero molto eccitata. Molto. Non facevo che pensare e immaginare quanto sarebbe accaduto… ma l’esperienza che ho provato è andata oltre l’immaginazione, molto oltre. Mi accorgo che questo racconto rischia di essere ricco di superlativi.
Lui … non l’ho quasi guardato, ero imbarazzata. Possibile che tutta l’eccitazione sia scomparsa istantaneamente solo per l’imbarazzo? Mi ha accompagnato in una stanza, di dimensioni giuste, non troppo grande, ma neanche piccola, con luci basse, colorate, una musica di sottofondo, un luogo caldo, calmo e accogliente. Nonostante l’imbarazzo che ancora mi abitava, mi sono sentita a mio agio, per l’ambiente, ma anche per il suo atteggiamento, dolce e sicuro nel dire e nel fare. Io non sapevo cosa fare, cosa dire e cosa aspettarmi, ma lui lo sapeva benissimo e bastava affidarsi.
Mi ha lasciato sola, mi sono spogliata, mi sono sdraiata sul lettino (caldo!) prona. Ho allargato leggermente le gambe e ho aspettato. Il momento più difficile: sei nuda sul lettino e sai che uno sconosciuto ora ti metterà le mani dappertutto.
Lui è entrato, io ho chiuso gli occhi. Ho sentito la sua mano calda sul sacro, lì appoggiata in una zona già molto erogena per me, l’ha tenuta appoggiata a lungo, forse concentrandosi e per me è stato come spogliarmi un’altra volta: tutta la paura, l’imbarazzo, l’indecisione, l’incertezza sono spariti, si sono sciolti.
Ora c’ero solo io, il mio corpo e qualcuno che lo avrebbe stimolato portandomi molto in alto. Ha staccato la mano e ho sentito l’olio sulle gambe, ma non solo sulle gambe perché ne ha versato una quantità molto tangibile fra le natiche, e un rigagnolo è sceso eccitandomi oltre misura. Anche l’olio era caldo, come il lettino e come le sue mani, che ora mi massaggiavano le gambe, i polpacci, i piedi e le cosce.
Man mano che si avvicinava alle parti intime mi sfiorava, un avvicinamento lento e progressivo e intanto io volevo che toccasse, lo desideravo tanto che le mie gambe si allargavano impercettibilmente. Ma poi le mani arrivano, così precise, così sicure, sulla vagina tutta bagnata di olio, si posano sul clitoride facendomi impazzire, strappandomi gemiti che non riesco a trattenere, il mio clitoride così sensibile, come fa a toccarlo così? Come fa a sapere come toccarlo? E possibile che io mi lasci andare così tanto? Non riesco a non gemere, sto godendo e non mi trattengo, alzo il bacino.
Ora desidero le sue dita dentro, si muovono arrivano all'imbocco e si soffermano un po’, io muovo il bacino, cerco le sue dita, voglio che mi penetrino e quando lo fanno contemporaneamente mette una mano sotto e mi stimola il clitoride, e la vista mi si annebbia, non capisco più nulla, muovo il bacino, vado incontro alle sue dita.
Mi penetra forte con decisione e non si stanca e io godo lasciandomi andare completamente,
come se fossi sola nella stanza, sola con i miei pensieri più privati. Lui sa sempre esattamente cosa fare, lo capisce anche se non glielo dici.
Mi accorgo che mi ha penetrato anche l’ano, ma come fa? Quante mani ha? Io amo i rapporti anali, mi piace godere così, e ora mi sento completamente piena, allargo le gambe, le piego e mi sollevo un po’, mi espongo completamente alle sue mani, finché non sento arrivare l’apice e sono sopraffatta dalle convulsioni dell’orgasmo, lui mi penetra ancora un poco, sente tutte le mie contrazioni, la mia vagina gli succhia le dita, poi piano smette e mi massaggia altrove facendomi recuperare il respiro, le forze e i pensieri.
Mi massaggia la schiena, le spalle, le braccia, è così piacevole, così completo. Mi rilasso, mi
abbandono. Non devo fare nulla, non mi è richiesto nulla, qualunque cosa faccia è sempre giusta.
Mi sussurra all'orecchio che posso girarmi, mi fa venire i brividi sentire il suo fiato così vicino, e mio giro volentieri, ho voglia di sentire le sue mani sui fianchi e sui capezzoli. Sento l’olio che cade sul mio corpo, caldo, calmo, sulle gambe, sul seno e poi la solita colata sul pube e il rigagnolo che scende e l’unto si mescola con i miei umori generosamente abbondanti. Sono di nuovo pronta?
Possibile? I seni li massaggia bene, a lungo, strizza i capezzoli, io allargo le gambe perché voglio le sue mani lì, ma lui si avvicina piano, si fa desiderare … ma poi arriva, mi sfiora il clitoride di nuovo e comincio a godere, poi mi penetra, questa volta va molto a fondo, mi tocca punti che non conoscevo che mi danno un piacere intenso, forte, quasi doloroso, sollevo le spalle per il godimento e piego le gambe.
Lui facilita tutti i miei movimenti, li asseconda, ma si muove forte con le dita, mi sta penetrando con forza, decisione e ritmi degni di un rapporto sessuale all'apice. Mi mette una mano sul basso ventre, a livello della vescica e io mi sento piena, come un otre che sta per scoppiare, penso che potrei squirtare e lo vorrei.
Non capita, ma il godimento è difficile da descrivere: in quanti modi possiamo godere noi donne? Le penetrazioni non sono tutte uguali, quelle dita stanno toccando un punto che non so neanche dove sia né sapevo ci fosse e lo toccano così insistentemente che penso di scoppiare, poi la mano che era sulla vescica si avvicina al clitoride e di nuovo mi perdo nell'orda del piacere, verbalizzo delle parole molto volgari perché non ho nessun tabù, nessun trattenimento, gli dico che vorrei che mi scopasse, vorrei sentire il suo cazzo duro dentro di me e vorrei che mi dicesse che sono troia.
Non riesco, né voglio trattenermi, finché non raggiungo di nuovo l’orgasmo, chiudo le gambe mentre ancora lui mi sta toccando e, di nuovo, continua a penetrarmi, non so come, ma sa che mi piace, dopo l’orgasmo clitorideo, la penetrazione e non lesina, mi accontenta prolungando il culmine.
Poi di nuovo gambe, braccia, pancia, seno, riprendiamo le forze e io lentamente mi abbandono a queste carezze rilassandomi, appagata, dirigendomi verso l’uscita da questa bolla. Ma poi sento le sue mani che si avvicinano di nuovo, lente, indagano il clitoride, ascoltano per capire se è già pronto, lo sfiorano facendomi gemere, la bolla si richiude, non abbiamo ancora finito.
Ora sento lo stimolo sul clitoride molto concentrato, ho le gambe divaricate e con una mano mi allarga leggermente le grandi labbra. Sento una sensazione nuova e ho la netta percezione che stia usando la lingua, sì è certamente così perché il piacere è intenso ma il tocco molto delicato, come piace a me. Apro leggermente gli occhi e mi accorgo che non è la lingua, sono le mani e lui è curvo su di me e concentrato come farebbe un restauratore con un’opera d’arte, c’è dedizione, passione e abnegazione in quella posa, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare. La salita del godimento è lenta, una scala a chiocciola che mi porta in alto e ogni scalino aggiunge piacere.
Niente penetrazione, niente altro che il dolce tocco sul clitoride condotto sapientemente e salgo, sempre più in alto. Gli orgasmi non sono tutti uguali, se ci arrivi lentamente possono essere molto potenti, intensi e duraturi. Comincio a tremare, sento che si avvicina ma lo trattengo per godere più a lungo, sono quasi immobile ma completamente tesa, lui non si sposta, non si stanca, è dedicato alla cura del mio piacere, finché non esplodo in un orgasmo convulsivo, che lui fa durare perché non stacca subito le mani, ma lo accompagna per tutta la durata dandogli un esponente di piacere, portando il godimento ai superlativi, poi mi penetra come sempre, con decisione e dolcezza, scalando il movimento piano piano e lasciandomi stramazzata.
Il resto sono carezze, accompagnamento all'uscita, le sue dita sul viso, sui capelli e la sua mano che dalla fronte percorre la verticale del viso, il naso, le labbra, che si socchiudono
spontaneamente, il mento il collo, l’insenatura, l’ombelico, il pube e un dito che si appoggia al
clitoride strappandomi un ultimo stremato gemito."